La Z-Bike sta conquistando sempre più atleti paralimpici, che hanno scelto il mezzo ideato da Dallara e Alex Zanardi per migliorare le proprie prestazioni. Gli ultimi successi portano la firma di una giovane paraciclista campana, che all’esordio assoluto in campo internazionale ha conquistato lo scorso maggio tre medaglie d’argento in Coppa del Mondo. Lei è Angela Procida, classe 2000 di Castellammare di Stabia e il suo nome non è nuovo agli appassionati di sport.
Angela, a causa di un grave incidente all’età di 5 anni, ha subito una lesione midollare che la ha causato una tetraplegia. Nel 2012, dopo aver assistito in tv alle Paralimpiadi di Londra, decide di intraprendere un’attività sportiva e si dedica al nuoto. In vasca la sua crescita è imperiosa, tanto che nel 2019 conquista un argento ai Mondiali e il pass per le Paralimpiadi. A Tokyo 2020 si piazza quinta, mentre nel 2022 vince il primo oro ai Mondiali di Madeira, al quale aggiunge anche un argento e due bronzi.
Già poco dopo le Paralimpiadi di Tokyo, tuttavia, decide di affiancare al nuoto anche il paraciclismo. Si candida al progetto Obiettivo3, viene reclutata, e sotto la spinta del direttore sportivo Pierino Dainese partecipa alle prime gare nazionali, sbaragliando subito la concorrenza nella categoria H1. «Fin da piccolina avevo il sogno di provare una bicicletta e dopo tanto tempo sono riuscita a coronarlo», sorride Angela. «Con l’handbike è stato amore a prima vista. Poter stare a contatto con la natura e cambiare sempre percorso mi hanno dato un’adrenalina mai provata prima».
La svolta è arrivata la scorsa primavera, quando Angela viene convocata dalla Nazionale per le gare di Coppa del mondo e decide di affidarsi a Z-Bike per il decisivo salto di qualità. «Mi è bastato provare la Z-Bike la prima volta per accorgermi della differenza abissale con le altre bici. La leggerezza, la comodità e le prestazioni sono assolutamente di un altro livello. E poi, grazie al grande lavoro dei tecnici di Dallara, sono riuscita a trovare l’assetto migliore per me. Con le regolazioni e gli accorgimenti giusti, la bici mi calza a pennello». L’atleta ha scelto così di continuare il suo percorso in entrambe le discipline: «Sono due sport complementari e il paraciclismo mi aiuta molto nella preparazione per il nuoto. Invece di andare in palestra, mi alleno con l’handbike, un mezzo che mi regala la serenità di cui avevo bisogno». Angela ha un sogno e non si nasconde: «Punto alle prossime Paralimpiadi. Vorrei portare la Z-Bike sul gradino più alto del podio di Parigi».